COMUNICATO STAMPA

Mangiare non è più soltanto un evento legato alla tradizione e alla condivisione, ma anche e soprattutto al consumo vorace – e, di conseguenza, alla produzione sfrenata regolata dalle logiche di mercato. Ma se lo stomaco è pieno, chi sazierà la fame di affetti stabili?

Le riflessioni innescate da Joyce in sei artisti (Giulio Centis, Aurora Lanza, Gaia Mencagli, Luca Mingolla, Iwan Paolini, Rebecca Sillani), grazie alla consulenza dello studioso Giovanni Stigliano, sono state tradotte nei linguaggi dei principali software di intelligenza artificiale (Chatgpt, Gemini, Copilot, Firefly, Runway, Sora, Nightcafé), per sondarne il potenziale creativo e forzarne i limiti. Il pubblico avrà così la possibilità di entrare in un vero e proprio laboratorio artistico interdisciplinare, in un esperimento dai confini incerti: la ricerca sull’uso delle AI nei linguaggi espressivi è ancora aperta e il pubblico assisterà a una performance collettiva mediata da più linguaggi creativi (arti performative, figurative, cinematografiche, musicali). I temi joyciani sono stati utilizzati come pretesti per rapportarsi soprattutto con l’ambiguità di questi strumenti; le AI, infatti, hanno un atteggiamento (se così si può dire) parziale, tanto rispetto alla conservazione che alla trasmissione del sapere – considerando che spesso si sono rivelate fonti inaffidabili o persino fallaci. Questo non include necessariamente una visione morale e giudicante (o apocalittica e catastrofista) delle AI: lavorando in sinergia e sospendendo il giudizio, gli artisti e le artiste hanno invece inteso compiere un cammino che, piuttosto, mira a stimolare nel pubblico una riflessione condivisa.

Il progetto è legato alle iniziative Erasmus+, che hanno l’obiettivo di attivare connessioni formative fra persone e incentivare la ricerca. La presenza di Antonella Varesano e di quattro imprese culturali e creative (Associazione l’Officina, Casa della Musica, Stazione Rogers, Trieste Film) ha inoltre attivato una riflessione sul ruolo delle imprese culturali e creative nel territorio e nella ricerca artistica.

**PRESS RELEASE**

Eating is no longer just an event tied to tradition and sharing, but also and above all to voracious consumption – and consequently, to unbridled production governed by market logic. But if the stomach is full, who will satisfy the hunger for stable affections?

Reflections triggered by Joyce in six artists (Giulio Centis, Aurora Lanza, Gaia Mencagli, Luca Mingolla, Iwan Paolini, Rebecca Sillani), with the advisory of scholar Giovanni Stigliano, have been translated into the languages of the leading artificial intelligence software (ChatGPT, Gemini, Copilot, Firefly, Runway, Sora, Nightcafé), to probe their creative potential and push their limits. The public will thus have the opportunity to enter a true interdisciplinary artistic laboratory, in an experiment with uncertain boundaries: research on the use of AI in expressive languages is still open, and the audience will witness a collective performance mediated by multiple creative languages (performative arts, visual arts, cinema, music). Joycean themes have been used as pretexts to relate especially to the ambiguity of these tools; the AIs, in fact, have a (so to say) partial attitude, both regarding the preservation and transmission of knowledge – considering that they have often proven to be unreliable or even erroneous sources. This does not necessarily include a moral and judgmental (or apocalyptic and catastrophic) view of AI: working in synergy and suspending judgment, the artists have instead intended to undertake a journey that aims to stimulate in the audience a shared reflection.

The project is linked to the Erasmus+ initiatives, which aim to activate educational connections between people and encourage research. The presence of Antonella Varesano and four cultural and creative enterprises (Associazione l’Officina, Casa della Musica, Stazione Rogers, Trieste Film) has also sparked a reflection on the role of cultural and creative enterprises in the territory and in artistic research.